Data evento - news | 10/12/2018 |
Quella che sta per concludersi è stata per l’olivicoltura alto gardesana un’annata a dir poco
eccezionale dal punto di vista quantitativo ma anche qualitativo.
Il nuovo frantoio ha saputo affrontare egregiamente la sfida di un’annata così intensa ed è riuscito a far fronte in poco tempo ad esigenze importanti, frangendo 3 mila quintali di olive a settimana fino ad arrivare al record di questi giorni di 15 mila quintali di olive lavorate.
Un traguardo notevole che ha salvaguardato la qualità dell’olio extravergine prodotto poichè i tempi non si sono dilungati e le olive sono arrivate in frantoio sempre nella loro più ottimale fase di
maturazione.
Un record di questo tipo era impensabile fino a qualche anno fa, quando 15 mila erano i quintali di
olive lavorate nell’intera “busa” alto gardesana e non da un singolo frantoio. Questo è sicuramente
il segnale di un’olivicoltura che si è evoluta nel tempo grazie anche alla forte spinta che Agraria ha
saputo dare in questi anni, attraverso un’attenta presenza sul territorio, una forte sinergia tra
soci, cooperativa ed agronomi specializzati nel settore, alla continua ricerca ed innovazione
portata avanti grazie alla collaborazione con la Fondazione E. Mach e ad Aipo Verona.
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